Il Pagellone del Lunedì.

moscaIl Pagellone del Lunedì – 8ª Giornata.

La nuova grafica di Repubblica.it, senza voto: incommentabile.

Mario “cicciopoker” Adinolfi, voto 0: A L’Aria che tira definisce «non fastidiosa ma inadatta a vincere, la sinistra “marginale”». Fastidioso, oltre che inadatto a vincere.

Daniela Santanchè, voto 2: dà del traditore a Napolitano ma se ne sono accorti solo i suoi colleghi del Pdl che hanno preso le distanze dalle sue affermazioni. Inutile.

Brunetta, voto 3: di stima come sempre.

Rondolino voto 4: se fossimo nell’epoca vittoriana sarebbe da 10. Incarna perfettamente la sinistra del 1800. Su Europa si sentirà a casa come si è trovato bene sul giornale di Sallusti. Ipocrita.

Buffon, voto 4: il portierone nazionale perde colpi. Saranno gli anni che avanzano, sarà un momento no, sarà la Seredova, sarà però che per il mondiale ci servi in grande forma. Gigi riprenditi.

Fassina, voto 4: “mi dimetto, non lo dico ma lo faccio. Basta ho deciso mi dimetto!… Allora ti dimetti? Ma io non ho mai detto che mi dimetto”. Prevedibile. E dopo le sue dichiarazioni su Maradona pensiamo di essere stati anche generosi con lui.

Bonaccini, voto 4: da buon centravanti di stazza, esce al grido di “ho sempre sognato di giocare in questa squadra”, diventando il coordinatore nazionale della campagna renziana, dopo essere stato un turbo-bersaniano. La prossima tappa sarà il Paris St. Germain. Riuscirà a vincere la “champions”?! Bonaccinovic.

Benitez, voto 5: la scelta di far entare Paolo Cannavaro, anzichè Fernandez, è seconda per follia solo a quella di Bersani di scegliersi la Moretti come portavoce. Ieri sera avvistati a cena dai paparazzi Paolo Cannavaro e Massimo Giletti. Ridateci Fabio Cannavaro e Pietro Folena.

L’Inter, voto 5,5: pazza è pazza. 3-3 a Torino giocando in dieci dopo essere andati sotto di un gol due volte sarebbe un buon risultato se il Torino non avesse pareggiato all’ultimo minuto.

Maran, voto 6: l’esonero dell’allenatore del Catania è un esempio della miopia delle società di calcio italiane. Se vinci sei un mago, un professore, se perdi diventi una pippa. Solidarietà.

Empy, voto 6: questo povero cagnolino prima è stato adottato da Monti (che gli ha affibbiato questo nome!) e ora vive con l’incubo che possa andare tra le braccia di Gasparri. Liberatelo!

Birsa, voto 7: lo sloveno con un gol fantastico regala la vittoria al Milan. In poche parole, salvatore della Patria. Esempio dell’inutilità della meritocrazia.

Guarin, voto 7: gol da cineteca, che servirà solo per non far dimenticare agli interisti questa strana notte di Torino.

Renzi, voto 7: esulta per la rimonta incredibile della Fiorentina, nonostante lui sia, secondo tutti, il favorito per il congresso nazionale del Pd, come la Juventus era la favorita per la partita di ieri. Ed esulta nonostante la Juventus sia la squadra più popolare in Italia. Per la prima volta non guarda ai sondaggi ma al cuore. Rifuggendo pure dalla scaramanzia. Tra un po’ potrebbe dire anche qualcosa di sinistra. Audace lui, speranzosi – ma non troppo – noi.

Rioveggio, voto 8: la squadra di terza categoria emiliana va in campo con il volto dipinto di nero contro il razzismo e in solidarietà ad un compagno di squadra vittima la scorsa domenica di insulti da parte della squadra avversaria.

Jorginho, voto 8: Assieme a Luca Toni (era troppo vecchio?) corre, passa, si procura rigori, li segna. Uno dei simboli del Verona rivelazione di inizio stagione. Mandorlini per noi è come Brunetta, ma un voto alto alla squadra non lo toglie nessuno.

La serata di Rai 3, voto 8: Inizia con Maradona e finisce con Bollani che suona Oblivion di Piazzolla. Passione e qualità, è questa la tv che ci piace.

Pietro Marrazzo, voto 8: ha commesso un errore ma si è dimesso. Cosa rara in Italia. Ora torna in tv e il quotidiano Libero lo attacca, facendogli la morale. Singolare per un giornale che idolatra uno accusato – e condannato in primo grado – di essere un frequentatore di prostitute minorenni.

Sassuolo, voto 9: lo avevano tutti bollato come la Cenerentola del campionato. Anche noi, che quando sbagliamo lo ammettiamo. E invece dopo il pareggio con Napoli e Lazio la squadra di De Francesco ieri raccoglie la sua prima vittoria ed i suoi primi tre punti. Come Davide contro Golia. Pare che Gianni Cuperlo dedicherà loro venti minuti del suo prossimo intervento, definendoli la sinistra che costruisce un’altra narrazione e vince. Epici.

Roma, voto 9: Otto vittorie consecutive, un solo gol subito nelle prime otto giornate. Bisogna aggiungere altro?

Giuseppe Rossi, voto 9: Tevez e Pogba sbeffeggiano i viola ricordando la mitraglia di Batistuta, lui lo ricorda a suon di triplette. Questo è il Pepito Rossi che vorremmo al Mondiale. Bomber.

Maradona, voto 10: “Gli Stati Uniti credono di poter comandare il mondo, ma noi non siamo tutti americani”, “già guadagnavamo tanto, perchè cambiare e tradire la gente?” anche solo per queste due frasi, El Pibe de oro merita il voto pieno. Maradona è uno di noi. Lode.

La Redazione.

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