#volevolaIotti – Quarta chiama: ultima puntata.

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di Rosa Luzzanemburg

Civati diceva ieri che siamo come in una telenovela, in cui ci sono sempre le puntate in cui si litiga, un po’ per finta un po’ per davvero. Beh Pippo, oggi diremmo che a Montecitorio si è girato uno di quei puntatoni stagionali imperdibili da soap, in cui regna l’armonia, un po’ per finta un po’ per davvero. L’atmosfera infatti era molto stile villa Forrester e i protagonisti tutti belli, tirati a lucido, da primo matrimonio di Brooke e Ridge insomma. Continua a leggere

Generatore automatico di cambi repentini di idea di Alfano


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Words1 = new Array("Il Corriere della Sera", "Il Fatto Quotidiano", "Novella 2000", "Repubblica", "Un'agenzia Ansa");
Words2 = new Array("dell'abolizione della proprietà privata","della legalizzazione delle droghe leggere","dell'adozione per le coppie gay","dei matrimoni gay","dell'annessione dell'Italia alla Cina", "della sostituzione dell'inno di Mameli con Le porti un bacione a Firenze", "dell'abolizione della caccia", "dell'abolizione della pesca", "della cancellazione del Concordato", "della sostituzione del tricolore con il giglio fiorentino", "della dichiarazione di guerra a San Marino", "della dittatura del proletariato", "dell'ingresso dell'Italia nel patto di Varsavia", "del ritorno alla servitù della gleba", "del ritorno allo ius primae noctis", "dell'esilio di Roberto Formigoni", "della messa al bando delle camicie di Formigoni", "di Firenze Capitale");
Words3 = new Array("l'album completo delle figurine Panini", "la maglietta di Batistuta autografata", "un lecca-lecca", "un Folletto", "una batteria di pentole in acciaio Inox e una bicicletta con cambio Shimano", "delle morbide Fruit Joy", "un abbonamento a La Croce di Adinolfi", "una passeggiata a Firenze con Nardella", "un cannolo siciliano", "una cassata", "una notte con la Merkel", "una gita a Firenze", "un paio di Hogan");

document.write(
'

‘+
Words1[Math.floor((Math.random() * 100000) % Words1.length)] +
‘ annuncia che Alfano ha cambiato repentinamente idea e contrariamente a quanto dichiarato in maniera irremovibile in precedenza, voterà a favore ‘ +
Words2[Math.floor((Math.random() * 100000) % Words2.length)] +
‘. Un accordo è stato raggiunto dopo che Renzi gli ha promesso ‘ +
Words3[Math.floor((Math.random() * 100000) % Words3.length)] +
‘.

n’ );
–>

 

 

Fai refresh o schiaccia F5 per un altro cambio repentino di idea.

La giornata tipo del candidato alla Presidenza della Repubblica

 

Ore 6.00: Il candidato ideale alla PdR si sveglia con una leggera e vibrante ansia. Fruga velocemente nel cassetto del comodino, mentre ha ancora gli occhi mezzi chiusi, e prende la carta d’identità: si, ha ancora più di cinquant’anni, è tutto ok.

Ore 6.10: Mentre prepara il caffè con la moka, in ossequioso e vibrante omaggio al suo predecessore, ripete a memoria tutti gli articoli della Costituzione, compreso l’ineffabile e fondamentale articolo 85. Controlla anche velocemente su Google che non sia cambiato negli ultimi mesi, non si sa mai.

Ore 6.30: Per entrare definitivamente in clima pre-partita sveglia tutta la casa mettendo sul giradischi l’inno di Mameli a tutto volume. Gli scende una lacrima, pensando alle volte che dovrà convincentemente commuoversi nell’arco dei prossimi sette anni.

Ore 7.00: Controlla la rassegna stampa con scrupolosa e vibrante attenzione. Legge la lista dei papabili con apprensione: spera che il suo nome ci sia, come deve esserci, ma che non sia assolutamente inserito tra i preferiti. Outsider fino alla “quarta chiama”, sorride e spera sornione, immaginando i corazzieri che eseguono un ballo di gruppo in suo onore, come se fossero in un film di Bolliwood.

Ore 7.15: Manda un sms di caloroso buongiorno a Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Beppe Grillo, Nichi Vendola, Matteo Salvini, Bruno Vespa, Eugenio Scalfari, Paolo Cirino Pomicino, Antonio Conte, Massimo Giannini, Fabio Volo, Gianni Morandi, Francesco Sole e a tutti gli altri opinion maker mainstream dai quali potrebbe dipendere la sua elezione. Solo per imparare la definizione “opion maker mainstream” ha fatto un corso d’inglese per sei mesi: la carica di PdR richiede immensi sacrifici, è proprio vero. Continua a leggere

La prima chiama

 

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«Livia, ti pago io il viaggio, ma va due settimane a Parigi e impara a vestirti…». Lo disse un giovane segretario del PCI torinese, Piero Fassino, a Livia Turco. Ne sono passati di anni, ed oggi siamo qui a parlare di LadyLike. Ma siccome anche noi, ogni tanto, cediamo alla modernità, sempre con stile sobrio, dedicandola a Nilde Iotti inauguriamo la nostra nuova rubrica di Stile e Politica.

Primo Episodio: La prima chiama.

di Rosa Luzzanemburg Continua a leggere

Il Pagellone (20a Giornata)

Oggi é la Giornata della memoria. Potremmo schierarci dalla parte della retorica, oppure scegliere la controparte della polemica. L’unica cosa che ci sentiamo di scrivere é che oggi ricordiamo, da domani torneremo a lottare affinché non accada mai più.
Perché noi siamo ebrei nei campi di concentramento, palestinesi sotto le bombe, indiani d’America trucidati, armeni e curdi e sterminati. Noi siamo zingari, omosessuali, testimoni di Geova, cristiani in Nigeria, buddhisti in Tibet, mussulmani su di una carretta del mare. Noi siamo quelli che le minoranze violente e le maggioranze indifferenti hanno condannato e condannano a morte in nome dell’odio e della paura. Siamo tutti loro, loro che oggi ricordiamo, loro per cui domani ci impegneremo; con le nostre armi: l’ironia, la cultura, la speranza.  Continua a leggere

L’onorevole nel pallone – Intervista a Stefano Esposito

Quando la palla rotola sul prato verde lo schieramento politico non conta. Quando l’arbitro fischia l’inizio della partita, destra e sinistra sono solo le due fasce di gioco. Quando la tua squadra del cuore gioca un match importante non c’è Patto del Nazareno che tenga.

Il nostro ospite in questa puntata de “L’onorevole nel pallone” è il parlamentare del Pd, Stefano Esposito, al centro delle polemiche politiche di queste ore per quello che sta facendo e dicendo, dentro e fuori l’Aula. Noi di #volevoilrigore non potevamo esimerci dall’intervistarlo, senza censure e senza rete, in campo aperto. Continua a leggere